Fobie specifiche: quando la paura prende il sopravvento

Le fobie specifiche: dalla loro origine storica alle moderne terapie. Scopri come la realtà virtuale e la terapia cognitivo-comportamentale aiutano a superare paure come la paura di volare, migliorando la qualità della vita

Igor Graziato

11/6/20243 min read

Fobie specifiche: quando la paura prende il sopravvento
Fobie specifiche: quando la paura prende il sopravvento

L'ansia, una sensazione che tutti conosciamo, ci avvolge con un senso di disagio, preoccupazione e apprensione per ciò che potrebbe accadere. Anche se diversa è collegata alla paura, ovvero alla reazione istintiva di fronte a un pericolo, reale o immaginato. Ma quando l'ansia diventa eccessiva, si trasforma in un peso opprimente che ci impedisce di vivere serenamente, interferendo con le nostre attività quotidiane.

Ansia "sana" e Ansia Patologica: un Confine Sottile

L'ansia, in fondo, è un meccanismo di difesa che ci ha permesso di sopravvivere come specie, preparandoci ad affrontare i pericoli. Tuttavia, quando questo campanello d'allarme suona in modo insistente e sproporzionato rispetto alla realtà, l'ansia diventa patologica. I disturbi d'ansia sono tra i disturbi psicologici più diffusi, ma spesso rimangono celati e non trattati, come una sorta di nemico invisibile che erode la qualità della vita e le relazioni sociali, aprendo la strada ad altre problematiche psicologiche anche più severe.

Fobie Specifiche: quando la paura diventa irrazionale

Le fobie specifiche sono un tipo di disturbo d'ansia in cui la paura si concentra su un oggetto, una situazione o un'azione specifica. Questa paura non è una semplice apprensione, ma un terrore intenso e irrazionale che spinge ad evitare a tutti i costi ciò che la scatena. Pensiamo, ad esempio, all'acrofobia (paura delle altezze), all'aracnofobia (paura dei ragni) e all'aerofobia (paura di volare): sono solo alcuni esempi di fobie specifiche che possono interferire in modo severo con la qualità della vita. Immagina di trovarti improvvisamente di fronte a ciò che più temi come un viaggio in aereo: il cuore accelera, il respiro si fa affannoso, un'ondata di panico ti travolge e la sensazione di disagio prende il sopravvento. Affrontare le fobie specifiche non è solo una questione di benessere mentale, ma anche di prevenzione. Uno stato di ansia intensa e prolungata può infatti avere ripercussioni anche a livello fisico, come dimostra il legame tra fobie e condizioni cardiache come la cardiomiopatia di Takotsubo.

Le radici della paura: breve panoramica storica

Le fobie specifiche non sono un fenomeno moderno. Sin dall'antichità, greci e romani descrivevano casi di paure estreme e irrazionali. Freud, sul finire del XIX secolo, ipotizzò che le fobie fossero correlata a dei conflitti psicologici repressi. Successivamente, con l'avvento del comportamentismo, si iniziò a pensare che le fobie fossero delle risposte apprese attraverso l'associazione tra uno stimolo neutro e un'esperienza negativa, come teorizzato da John B. Watson e B.F. Skinner. Ai giorni nostri abbiamo a disposizioni diversi trattamenti evidence based (basati cioè sull'evidenza scientifica e sulla pratica clinica) che consentono di affrontare le fobie specifiche e situazionali in modo efficace e senza l'utilizzo di psicofarmaci.

Il DSM e la classificazione delle Fobie

Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) ha avuto un ruolo cruciale nel classificare e comprendere le fobie. Con il DSM-III, pubblicato nel 1980, le fobie specifiche hanno trovato una collocazione precisa nel panorama dei disturbi mentali, favorendo la ricerca e lo sviluppo di trattamenti mirati. Negli ultimi decenni, le neuroscienze hanno approfondito la conoscenza dei meccanismi cerebrali alla base delle fobie, mettendo in luce il ruolo dell'amigdala, un'area del cervello che gestisce le emozioni, in particolare la paura.

Affrontare una fobia specifica: quali strategie di trattamento?

Nel corso del tempo, le terapie per le fobie specifiche si sono evolute. La terapia comportamentale, in particolare la desensibilizzazione sistematica, che consiste nell'esporre gradualmente il paziente allo stimolo fobico, è stata a lungo un pilastro del trattamento. Oggi, la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è considerata l'approccio più efficace. La CBT aiuta a modificare i pensieri e i comportamenti negativi legati alle fobie, attraverso tecniche di esposizione graduale che permettono di affrontare la paura passo dopo passo, fino a "disinnescarla". Inoltre grazie all'innovazione digitale oggi abbiamo a disposizione una nuova opzione di trattamento: la realtà virtuale.

Realtà Virtuale: una nuova terapia contro la paura di volare

L'innovazione tecnologica ha aperto nuove strade anche nel trattamento delle fobie. La terapia con la realtà virtuale (VRT) offre la possibilità di immergersi in contesti simulati (ad esempio un volo in aereo), in un ambiente sicuro e controllato. Chi soffre di aviofobia, ad esempio, può sperimentare un volo virtuale, abituandosi gradualmente alle sensazioni che la paura scatena. Le fobie specifiche, pur essendo un disturbo d'ansia comune, possono compromettere seriamente la qualità della vita. Fortunatamente, oggi disponiamo di strategie terapeutiche efficaci, basate su solide evidenze scientifiche. Combinando terapie cognitivo-comportamentali, tecniche di esposizione e nuove tecnologie come la realtà virtuale, è possibile affrontare le fobie e riconquistare la serenità.

Bibliografia

Samra CK, Torrico TJ, Abdijadid S. Specific Phobia. 2024 Aug 12. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2024 Jan–. PMID: 29763098.

Dott.Igor Graziato

Psicologo del lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte

Virtual Reality Therapist

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

AAvPA Members - Australian Aviation Psychology Association

APA Members - American Psychological Association