La paura di volare è una questione di coraggio?

PAURA DI VOLARE

Igor Graziato

4/24/20242 min read

La paura di volare: è una questione di coraggio?

La paura di volare, nota anche come aerofobia, è uno dei disturbi d'ansia più diffusi tra la popolazione mondiale. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questa fobia non è semplicemente una questione di razionalità o di coraggio, ma piuttosto un complesso processo che coinvolge meccanismi cerebrali profondi. La paura di volare può avere radici in esperienze traumatiche legate al volo, informazioni negative ricevute dai media, la tendenza ad agire un iper-controllo sull'ambiente, predisposizioni genetiche o anche semplicemente una percezione distorta del rischio legato al viaggiare in aereo. L'aviofobia sfugge al controllo conscio della persona, manifestandosi attraverso sintomi fisici come sudorazione, palpitazioni, senso di soffocamento e panico.

Quali sono i sintomi dell’aviofobia?

Quando una persona affetta da paura di volare si trova di fronte alla situazione temuta (o anche solo pensa di volare), il cervello attiva una serie di meccanismi di difesa primitivi. L'amigdala, una struttura cerebrale coinvolta nel processare le emozioni, scatta in modalità di allerta, inviando segnali di pericolo al Sistema Nervoso Autonomo, che a sua volta provoca una risposta di attacco, fuga o "congelamento". Questa reazione innesca un circolo vizioso di ansia e paura che può diventare paralizzante. Nel dettaglio il comportamento umano di fronte a un potenziale pericolo (reale o anche solo immaginato) è in genere il seguente:

  • Attacco (Fight):
    Meccanismo che porta l'organismo a reagire in modo aggressivo o difensivo.

  • Fuga (Flight):
    Risposta che spinge l'organismo alla fuga o all'evitamento di una minaccia.

  • Congelamento (Freeze):
    Reazione che porta l'organismo a immobilizzarsi di fronte a una minaccia per evitare di attirare l'attenzione.

Questi tre meccanismi rappresentano strategie di sopravvivenza innate che vengono attivati in risposta a situazioni di pericolo o stress. Ognuno di essi ha lo scopo di proteggere l'organismo e favorire la sopravvivenza dell'individuo in contesti avversi. Queste reazioni profonde sono alla base del comportamento di evitamento.

La Virtual Reality Therapy consente di ridurre l'ansia e la paura.

La terapia con realtà virtuale (VRT Virtual Reality Therapy) si è dimostrata efficace nel trattamento delle fobie, inclusa l'aerofobia. Attraverso l'utilizzo di ambienti simulati e un visore specifico, i pazienti possono essere esposti gradualmente e controllatamente alle situazioni che temono, permettendo loro di imparare strategie di gestione dell'ansia e di disinnescare le reazioni di paura. Questa forma di terapia offre un ambiente sicuro e controllato per affrontare la paura di volare, aiutando i pazienti a riacquistare fiducia nei propri mezzi e a superare progressivamente il disturbo.

In sintesi

  • La paura di volare non è semplicemente una questione di coraggio o razionalità, ma un intricato processo cerebrale che può essere affrontato con le giuste strategie terapeutiche.

  • La terapia con realtà virtuale si è dimostrata un valido strumento per il trattamento dell'aerofobia, offrendo ai pazienti la possibilità di superare le proprie paure in un ambiente controllato e supportivo.

  • Con il giusto supporto e la motivazione necessaria, è possibile sconfiggere la paura di volare e riprendere il proprio viaggio verso nuove mete senza limitazioni.

Dott.Igor Graziato

Psicologo del lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Virtual Reality Therapist

Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy

Membro dell'American Psychological Association

Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte