Fobia ed Eye-Tracking: come la paura influenza l’attenzione

Le fobie specifiche (come l'acrofobia, l'aerofobia, l'aracnofobia o la claustrofobia) sono disturbi d'ansia caratterizzati da una paura intensa e irrazionale verso determinati oggetti o situazioni. Studi precedenti hanno evidenziato un bias attentivo nei soggetti fobici, ma la distinzione tra i diversi processi di attenzione (coinvolgimento, disimpegno e "congelamento") è rimasta poco chiara. Una recente ricerca (Saalwirth C, Stefani M, Sauter M, Mack,2024) ha utilizzato il monitoraggio oculare (eye-tracking) fornendo nuove informazioni sulle difficoltà dei soggetti fobici nel distogliere lo sguardo dagli stimoli. Lo studio ha coinvolto 33 partecipanti con fobie specifiche (ragni, serpenti e oggetti appuntiti) e un gruppo di controllo di pari numero. I partecipanti hanno eseguito un compito di ricerca visiva, dove inizialmente dovevano fissare un'immagine al centro dello schermo e successivamente cercare un'immagine obiettivo tra sei immagini disposte in cerchio, rispondendo con un pulsante sulla direzione dell'oggetto target (destra o sinistra). Il monitoraggio oculare ha permesso di misurare i tempi di disimpegno attentivo, distinguendo se il rallentamento era dovuto a un reale deficit di inibizione dell’attenzione o a un semplice ritardo decisionale. I risultati hanno mostrato quanto segue:
Latenza nel disimpegno attentivo nei soggetti fobici
- I partecipanti con fobie hanno mostrato tempi di disimpegno più lenti rispetto ai controlli, indipendentemente dal fatto che lo stimolo fosse correlato alla fobia o neutro.
- Questo suggerisce un deficit generale nel controllo attentivo, piuttosto che una risposta specifica agli stimoli minacciosi.
Effetto della condivisione delle caratteristiche visive
- Quando l'immagine iniziale e l'immagine target condividevano delle caratteristiche visive (come il colore o la forma), il disimpegno risultava più difficile.
- Questo effetto, indipendente dalla minaccia percepita, suggerisce un'interferenza dei meccanismi cognitivi di controllo dell’attenzione.
Tempi decisionali più lenti nei fobici
- Anche dopo aver trovato l'oggetto target, i soggetti fobici impiegavano più tempo per rispondere.
- Ciò indica un deficit di inibizione delle informazioni irrilevanti, coerente con la teoria del controllo attenzionale (Attentional Control Theory, Eysenck et al., 2007).
Questi risultati suggeriscono che le persone con fobie specifiche non solo hanno difficoltà a distogliere l’attenzione dagli stimoli minacciosi, ma mostrano un generale deficit di controllo attentivo che influisce anche su compiti non minacciosi. Questo potrebbe spiegare la tendenza dei soggetti fobici a rimanere bloccati in stati di iper-vigilanza e ansia prolungata.
Quali sono le implicazioni cliniche di questa ricerca?
Le implicazioni cliniche di questa ricerca potrebbero migliorare i trattamenti per le fobie specifiche, sviluppando interventi mirati a potenziare il controllo attentivo e la capacità di disimpegno dagli stimoli ansiogeni. Tecniche come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) con training attentivo potrebbero risultare particolarmente utili per questi pazienti.
In sintesi
- L'uso dell'eye-tracking ha permesso di identificare con maggiore precisione le difficoltà attentionali nei soggetti fobici. Il ritardo nel disimpegno dall'attenzione, indipendente dalla natura minacciosa dello stimolo, indica un deficit generale nel controllo attentivo.
- Questi risultati forniscono nuove prospettive per la comprensione e il trattamento delle fobie specifiche, sottolineando l'importanza di potenziare le capacità di regolazione attentiva nei pazienti ansiosi.
Bibliografia
Saalwirth C, Stefani M, Sauter M, Mack W. Eye-tracking analysis of attentional disengagement in phobic and non-phobic individuals. Atten Percept Psychophys. 2024 Nov;86(8):2643-2658. doi: 10.3758/s13414-024-02968-6. Epub 2024 Oct 10. PMID: 39388014; PMCID: PMC11652576.
Dott.Igor Graziato
Past Vice President
Ordine Psicologi Piemonte
Psicologo del lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Virtual Reality Therapist
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APA Member American Psychological Association
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