Viaggiare in aereo: l'ansia e il movimento riducono il comfort

Il comfort percepito durante un volo non dipende solamente dalla comodità dei sedili, dallo spazio a disposizione e dai servizi a bordo. Secondo uno studio condotto da Renato T. Ramos e colleghi, pubblicato sulla rivista Aerospace Medicine and Human Performance, fattori psicologici e sensoriali giocano un ruolo cruciale nel determinare quanto ci sentiamo a nostro agio tra decollo e atterraggio. I ricercatori hanno analizzato il comportamento di 51 viaggiatori abituali utilizzando una versione modificata del Flight Anxiety Situations Questionnaire (FAS). A questa scala psicometrica sono stati aggiunti nuovi elementi per valutare il livello di disagio (distinto dalla paura) in ogni fase del viaggio aereo, dalla partenza all’arrivo. Oltre al FAS, sono stati utilizzati altri strumenti diagnostici:
- State-Trait Anxiety Inventory (STAI) per misurare tratti ansiosi,
- Cohen's Acrophobia Questionnaire per valutare la paura dell’altezza,
- Situational Characteristics Questionnaire (SitQ), appositamente sviluppato per stimare i livelli di discomfort legati alla percezione dello spazio e del movimento (Space and Motion Discomfort - SMD).
Dall’analisi dei dati è emerso che il disagio durante il volo è influenzato in modo significativo da due principali fattori:
- Ansia: le persone con tratti ansiosi riportavano un disagio maggiore, specialmente nelle fasi di preparazione al volo e all’arrivo.
- SMD (Space and Motion Discomfort): questo parametro era invece più rilevante nelle fasi trascorse all’interno della cabina dell’aereo. Le difficoltà legate alla percezione dello spazio ristretto e ai movimenti del velivolo si sono rivelate determinanti nella sensazione di disagio.
In particolare, le correlazioni statistiche hanno mostrato che i punteggi SitQ erano associati a un maggiore disagio in situazioni che coinvolgono la percezione spaziale e del movimento (rho di Pearson = 0.311), mentre l’ansia era associata a meccanismi cognitivi legati alla sensazione di disagio (rho = 0.375).
Implicazioni della ricerca e prospettive future
Lo studio suggerisce che lo SMD è un modulatore importante del benessere durante il volo, con possibili implicazioni non solo sul comfort fisico ma anche sulla dimensione cognitiva dei passeggeri. Questo aspetto potrebbe avere risvolti diretti anche sulla sicurezza del volo, soprattutto per chi lavora in ambito aeronautico.
In un’epoca in cui l’esperienza del passeggero è centrale per le compagnie aeree, questi risultati pongono nuove sfide e opportunità. Il futuro del design degli interni degli aeromobili e dei servizi a bordo potrebbe dover considerare anche fattori psicologici come l’ansia anticipatoria e la percezione di movimento, al pari dei classici parametri ambientali.
La Realtà Virtuale (VRT) può ridurre l'ansia e il disagio legato al volo
Negli ultimi anni, la Realtà Virtuale (VRT) ha guadagnato attenzione come strumento innovativo per affrontare fobie, ansia e disturbi sensoriali legati al movimento. In particolare, si sta rivelando promettente nell’ambito della paura di volare e del disagio da percezione spaziale e cinetica (Space and Motion Discomfort - SMD).
Esposizione controllata alle situazioni di volo
Attraverso simulazioni immersive, i passeggeri possono essere gradualmente esposti alle diverse fasi del viaggio aereo (check-in, imbarco, decollo, turbolenze, atterraggio), riducendo progressivamente la reazione ansiosa. Questo approccio si basa sui principi della desensibilizzazione sistematica, già validati in ambito clinico.
Allenamento della percezione spaziale e del movimento
Alcuni programmi VRT integrano scenari in movimento che permettono agli utenti di riabituarsi a stimoli vestibolari simili a quelli di un volo reale. Ciò può aumentare la tolleranza ai micro-spostamenti e vibrazioni tipici della cabina, riducendo lo SMD.
Interventi personalizzati e accessibili
La realtà virtuale consente un’esperienza altamente personalizzabile, adattata ai livelli di ansia del singolo individuo. Inoltre, molti programmi sono ora accessibili anche da casa tramite visori commerciali, rendendo la terapia scalabile ed economicamente sostenibile.
Benefici cognitivi e fisiologici
Diversi studi dimostrano che la VRT (Virtual Reality Therapy) può indurre riduzioni significative nei livelli di ansia di stato, migliorare l’autoefficacia percepita e normalizzare i parametri fisiologici (battito cardiaco, respiro) prima di un volo.
Sintesi
- Fattori multidimensionali del comfort: il comfort percepito in volo è influenzato da variabili ambientali (come rumore, vibrazioni, temperatura) e da caratteristiche psicologiche individuali (ansia, paura dell’altezza, personalità).
- Studio su viaggiatori frequenti: lo studio ha coinvolto 51 viaggiatori abituali, valutando il loro disagio in ogni fase del viaggio tramite strumenti psicometrici come FAS, STAI, SitQ e Acrophobia Questionnaire.
- Ruolo dell’ansia: l’ansia è risultata determinante nella percezione del disagio prima del decollo e dopo l’atterraggio, influenzando la preparazione mentale al viaggio.
- Importanza dello SMD (Space and Motion Discomfort): la percezione di spazio ristretto e dei movimenti dell’aereo influisce sul comfort soprattutto durante il volo.
- Implicazioni future: comprendere il peso di questi fattori può aiutare a migliorare l’esperienza del passeggero e la sicurezza, suggerendo nuove strategie per il design della cabina e il supporto psicologico ai viaggiatori.
Bibliografia
Ramos RT, de Mattos DA, Rebouças JT, Ranvaud RD. Space and motion perception and discomfort in air travel. Aviat Space Environ Med. 2012 Dec;83(12):1162-6. doi: 10.3357/asem.3344.2012. PMID: 23316544.
Dott.Igor Graziato
Past Vice President
Ordine Psicologi Piemonte
Psicologo del lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Virtual Reality Therapist
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AAvPA Member Australian Aviation Psychology Association
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