Ansia da atterraggio? Ecco perché non c'è nulla da temere

Ansia da atterraggio? Ecco perché non c'è nulla da temere

L'atterraggio di un aereo rappresenta una delle fasi più delicate di un volo ma anche affascinanti di un volo in aereo. Anche un decollo impeccabile e una navigazione perfetta possono essere oscurati da un atterraggio brusco o mal gestito. Proprio per questa ragione è fondamentale sapere che ogni pilota conosce perfettamente le procedure standard, i parametri target e le tecniche per un avvicinamento stabilizzato. Le procedure, l'abilità del pilota e un sistema sofisticato di gestione del volo aereo garnatiscono che questa fase avvenga in totale sicurezza. L’atterraggio è una delle fasi più sicure del volo, grazie all’esperienza dei piloti e alla tecnologia avanzata degli aerei moderni. Ogni manovra è studiata nei minimi dettagli e viene eseguita seguendo protocolli rigorosi. Anche le turbolenze o i venti laterali sono situazioni per cui gli equipaggi sono addestrati e preparati.

Quel piccolo sobbalzo quando le ruote toccano terra? È del tutto normale! Gli aerei sono progettati per resistere a forze molto maggiori, e un atterraggio deciso è spesso una scelta voluta per garantire maggiore stabilità.

L'importanza delle procedure standard (SOP) nella fase di atterraggio

Per eseguire un atterraggio sicuro e preciso, il pilota deve avere ben chiara una sequenza di azioni prima di entrare nel circuito di traffico dell'aeroporto. Questo significa domandarsi costantemente:

  • Sono alla giusta velocità per questa fase?
  • Sono troppo alto o troppo basso?
  • Ho effettuato le comunicazioni radio appropriate?
  • Dove si trovano gli altri velivoli nel circuito?

Le procedure operative standard (SOP) servono come punti di riferimento per valutare progressi e sicurezza, riducendo al minimo gli errori. Le SOP (Standard Operating Procedures) sono le procedure operative standard adottate in aviazione per garantire che le operazioni vengano eseguite in modo sicuro, efficiente e coerente. Si tratta di una serie di istruzioni predefinite che i piloti seguono per ognie, dall'accensione dei motori all'atterraggio, passando per il decollo, la navigazione e le emergenze. Le SOP:

  • Garantiscono la sicurezza: riducono il rischio di errori umani e omissioni critiche.
  • Standardizzano le operazioni di atterraggio: ogni pilota di una compagnia aerea segue gli stessi passaggi, migliorando la coordinazione tra equipaggi.
  • Facilitano il processo decisionale: forniscono riferimenti chiari su come gestire situazioni normali e anomale.
  • Aiutano nella formazione: semplificano l'addestramento dei nuovi piloti e la valutazione delle loro competenze.

Nel contesto dell'atterraggio, le SOP includono:

  • Velocità target da mantenere su ogni tratto del circuito di traffico.
  • Configurazione dei flap e del carrello d’atterraggio.
  • Procedura per un avvicinamento stabilizzato.
  • Azioni da compiere in caso di vento trasversale o di necessità di una riattaccata.

Le SOP sono quindi una sorta di "checklist mentale" che ogni pilota deve avere ben chiara per garantire voli sicuri e atterraggi precisi. Inoltre prima di avvicinarsi alla pista i piloti eseguno il cosiddetto approach briefing ovvero una serie di valutazioni approfondite per garantire che l'atterraggio avvenga in totale sicurezza per i passeggeri.

Approccio stabilizzato: la chiave per un buon atterraggio

Un buon atterraggio nasce sempre da un buon avvicinamento. Nella fase finale dell’atterraggio, il pilota dovrebbe mantenere:

  • una velocità costante rispetto al target;
  • un rateo di discesa stabile;
  • una potenza impostata correttamente.

L'obiettivo è toccare il suolo entro il primo terzo della pista. Se ci si trova a correggere continuamente velocità o assetto con movimenti ampi e rapidi, probabilmente si è fuori profilo e una riattaccata potrebbe essere la scelta più sicura.

Quali sono le tre fasi principali prima del touchdown?

L’atterraggio non avviene in un solo passaggio, ma è suddiviso in tre fasi:

  1. Roundout: a un’altezza tra i 10 e i 50 piedi, il pilota arresta il rateo di discesa e riduce gradualmente la velocità.
  2. Flare: a pochi piedi dalla pista, il muso dell’aereo viene leggermente sollevato per ridurre ulteriormente la velocità e favorire un contatto dolce con il suolo.
  3. Touchdown: il velivolo tocca la pista con il giusto assetto, evitando rimbalzi e mantenendo il controllo direzionale.
Gestire il vento e la turbolenza

In condizioni di vento rafficato o laterale (crosswind landing), è utile aggiungere un margine di velocità per evitare lo stallo in caso di improvvisi cali di velocità. Ad esempio, con un vento di 15 nodi con raffiche fino a 25, si dovrebbe aumentare la velocità di approccio di circa 5 nodi. Le due tecniche principali per gli atterraggi con vento laterale sono:

  • Crab-and-slip: l’aereo viene mantenuto con il muso leggermente orientato controvento e, poco prima del touchdown, viene riallineato con il timone e inclinato leggermente contro il vento.
  • Slip: il pilota abbassa l’ala sopravvento e applica un’azione contraria sul timone per mantenere il velivolo allineato alla pista.

Se il velivolo rimbalza dopo il touchdown, le opzioni sono due:

  1. Riattaccare: applicare immediatamente piena potenza, riprendere quota e ripetere l’avvicinamento (una procedura standard che viene chiamata go-around).
  2. Recuperare il rimbalzo: Se il rimbalzo non è eccessivo, si può applicare una leggera potenza per stabilizzare la discesa, evitando di eseguire movimenti aggressivi sul timone di profondità.

In sintesi

  • Un pilota non si riconosce solo dalla capacità di effettuare atterraggi perfetti in condizioni ideali, ma soprattutto dalla capacità di gestire atterraggi in condizioni difficili.
  • Seguire le SOP, mantenere un avvicinamento stabilizzato e allenarsi regolarmente con un istruttore in condizioni di vento trasversale sono le chiavi per migliorare la propria sicurezza e abilità.
  • Un atterraggio ben eseguito non solo garantisce la sicurezza, ma rafforza anche la fiducia del pilota e dei suoi passeggeri.

Dott.Igor Graziato

Past Vice President Ordine Psicologi Piemonte

Psicologo del lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Virtual Reality Therapist

REB HP Register for Evidence-Based Hypnotherapy & Psychotherapy
AAvPA Member Australian Aviation Psychology Association

APA Member American Psychological Association

ABCT Member Association for Behavioral and Cognitive Therapies

Division 30 Society of Psychological Hypnosis (APA)

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