Situation Awareness in aviazione: variabili individuali

Nel mondo dell’aviazione moderna, la tecnologia fa passi da gigante, ma c’è un elemento che rimane sempre centrale per la sicurezza: la mente del pilota. In particolare, la Situation Awareness (SA) – ovvero la consapevolezza situazionale – è ciò che permette a chi è ai comandi di prendere decisioni rapide ed efficaci in un ambiente dinamico e complesso come quello di un cockpit. Un recente studio pubblicato su Heliyon ha indagato quali siano i principali fattori che influenzano la SA dei piloti alle prime armi, usando metodi di analisi strutturata per capire le interazioni complesse tra variabili personali, tecniche e ambientali. I risultati sono sorprendenti e molto utili.
Cosa si intende per “Situation Awareness”?
Nel contesto aeronautico, prendere decisioni corrette in tempi rapidi è una competenza fondamentale. Ma su cosa si basa questa capacità? Uno degli elementi fondamentali è la Situation Awareness (SA), ovvero la consapevolezza situazionale: un costrutto cognitivo che rappresenta la base di ogni azione efficace in volo.
La SA è la capacità di:
- Percepire ciò che accade attorno a sé (strumenti, segnali, altri velivoli);
- Comprendere il significato di ciò che si percepisce (es. un allarme sonoro, un’anomalia nei comandi);
- Proiettare ciò che accadrà di lì a poco (es. prevedere una possibile collisione o un guasto).
Allenare e potenziare la SA significa non solo migliorare la performance del singolo pilota, ma anche rafforzare l’intero sistema di sicurezza del volo. È proprio dalla qualità di questa consapevolezza che dipende, in larga parte, la capacità dell’equipaggio di affrontare con successo l’imprevisto.
Perché i giovani piloti sono più vulnerabili?
Secondo lo studio, i piloti alle prime armi hanno più difficoltà a mantenere una SA stabile durante situazioni complesse o sotto pressione. Questo perché:
- Hanno meno esperienza nell’interpretare i segnali della cabina;
- Possono essere più soggetti a stress e affaticamento;
- Non hanno ancora sviluppato schemi mentali e pattern "automatizzati" per affrontare le emergenze.
Grazie al metodo DEMATEL-AISM, i ricercatori hanno identificato 18 fattori che influenzano la SA, suddivisi in quattro categorie:
- Fattori individuali (es. abilità cognitive, esperienza, stato psicologico);
- Fattori di squadra (es. comunicazione, cooperazione, autorità);
- Fattori legati al compito e all’interazione uomo-macchina;
- Fattori ambientali (es. luce, temperatura, ritmo giorno-notte).
Tra tutti, 6 fattori emergono come cruciali:
- Comunicazione nel team
- Cooperazione tra membri dell’equipaggio
- Abilità cognitive di base
- Design dell’interfaccia di cockpit
- Esperienza accumulata
- Differenze gerarchiche in cabina (authority gradient)
Di questi, la comunicazione di squadra è stata identificata come il fattore più fondamentale in assoluto. È l’anello iniziale di tutta la catena che porta (o meno) a una corretta consapevolezza situazionale.
Il cuore del problema (e della soluzione): il team
Il cockpit moderno è un sistema socio-tecnico. Non basta sapere guidare un aereo: serve interagire bene con le altre persone e con i sistemi automatici. La comunicazione tra i membri dell’equipaggio – chi dice cosa, come, quando – è essenziale. Errori in questo passaggio possono compromettere la comprensione degli eventi in corso, come è tristemente successo nel caso del volo Air France 447.
Lo studio offre alcune indicazioni concrete:
- Rafforzare le abilità comunicative nei corsi per giovani piloti;
- Allenare la cooperazione anche in situazioni ad alta tensione;
- Progettare interfacce più intuitive, che aiutino la percezione e il processo decisionale;
- Bilanciare l’autorità in cabina per favorire uno scambio paritario e non gerarchico in caso di emergenza;
- Personalizzare la formazione tenendo conto delle abilità cognitive del singolo pilota.
Per questa ragione in aviazione si è introdotto Il CRM (Crew Resource Management) è un insieme di strategie e tecniche usate dai piloti per migliorare la sicurezza del volo attraverso una comunicazione efficace, la gestione delle risorse, il lavoro di squadra e il processo decisionale. Nato per ridurre gli errori umani, il CRM insegna ai membri dell’equipaggio a collaborare in modo assertivo, gestire lo stress e mantenere una buona consapevolezza situazionale, specialmente in condizioni critiche o ad alta pressione. Non si tratta solo di "seguire le procedure", ma di usare al meglio le competenze umane per prevenire incidenti.
Conclusione
- La SA non è un'abilità stabile, ma un processo dinamico che può essere allenato, compromesso o potenziato in base al contesto, all’esperienza e alla qualità della comunicazione all’interno del team.
- Migliorare la comunicazione e la progettazione della cabina può fare davvero la differenza.
- La sicurezza del volo, oggi più che mai, passa anche da qui: capire come pensano i piloti, soprattutto quelli alle prime armi, e costruire attorno a loro un ecosistema che li aiuti a prendere la decisione giusta, al momento giusto.
Bibliografia
Chen H, Liu S, Wanyan X, Pang L, Dang Y, Zhu K, Yu X. Influencing factors of novice pilot SA based on DEMATEL-AISM method: From pilots' view. Heliyon. 2023 Feb 2;9(2):e13425. doi: 10.1016/j.heliyon.2023.e13425. PMID: 36820028; PMCID: PMC9937991.
Dott.Igor Graziato
Past Vice President
Ordine Psicologi Piemonte
Psicologo del lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Virtual Reality Therapist
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AAvPA Member Australian Aviation Psychology Association
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