Il jet lag, in italiano "disritmia circadiana", è un fenomeno comune che colpisce i viaggiatori dopo lunghi voli attraverso diversi fusi orari. Sebbene possa sembrare un semplice disagio temporaneo, le sue implicazioni sulla salute fisica e mentale meritano un'analisi più approfondita. Questa condizione si verifica perché il nostro orologio biologico, regolato sui ritmi circadiani (ciclo naturale di 24 ore di sonno-veglia), fatica ad adattarsi al nuovo fuso orario. Il corpo si trova quindi "sfasato" rispetto all'alternanza giorno-notte della destinazione, con conseguenti sintomi quali:
L'intensità dei sintomi varia da persona a persona e dipende da diversi fattori, tra cui il numero di fusi orari attraversati, la direzione del viaggio (verso est o verso ovest), l'età e la predisposizione individuale. Il jet lag è causato dalla desincronizzazione temporanea del ritmo circadiano, l’orologio biologico interno che regola il ciclo sonno-veglia e numerose altre funzioni fisiologiche. Quando ci spostiamo rapidamente da un fuso orario all’altro, il nostro corpo rimane ancorato al "vecchio orario" e impiega tempo per adattarsi al nuovo ambiente.
Le alterazioni del ritmo circadiano non influenzano solo il sonno, ma possono avere un impatto significativo sulla salute mentale. Studi scientifici hanno dimostrato una correlazione tra anomalie del ritmo circadiano e disturbi affettivi come ansia e depressione. In individui predisposti, il jet lag potrebbe agire come fattore scatenante, aggravando disturbi affettivi preesistenti o favorendo l’insorgenza di nuovi episodi. Un aspetto meno esplorato, ma di grande interesse, è la possibile relazione tra jet lag e disturbi psicotici, inclusa la schizofrenia. Sebbene le evidenze siano limitate, alcuni casi clinici suggeriscono che la desincronizzazione del ritmo circadiano potrebbe contribuire all’emergere di episodi psicotici in individui predisposti. Questa ipotesi si basa su denominatori biologici comuni tra il jet lag e alcuni disturbi psicotici, come l’alterazione della regolazione temporale interna. Tuttavia, ulteriori studi sono necessari per confermare questa connessione e comprendere meglio i meccanismi sottostanti.
Per mitigare gli effetti del jet lag, è possibile adottare alcune strategie pratiche:
Prima del viaggio
Preparati gradualmente al nuovo orario:
Se possibile, inizia ad adattare il tuo ciclo sonno-veglia alcuni giorni prima del viaggio, andando a dormire e svegliandoti un po' prima o dopo, a seconda della direzione del volo.
Scegli l'orario del volo con attenzione:
Se voli verso est (dove si perde tempo), cerca voli che arrivino in serata per facilitare il sonno al tuo arrivo.
Se voli verso ovest (dove si guadagna tempo), un volo che arriva nel pomeriggio ti permetterà di rimanere sveglio fino alla sera.
Mantieniti ben riposato:
Cerca di partire dopo una buona notte di sonno. Partire già stanchi può peggiorare i sintomi del jet lag.
Durante il volo
Regola l'orologio:
Imposta l'orario del tuo dispositivo sul fuso orario della destinazione non appena sali sull'aereo. Questo aiuta la tua mente a iniziare a sincronizzarsi.
Idratati:
L'aria secca della cabina può contribuire alla stanchezza. Bevi molta acqua ed evita alcol e caffeina, che possono disidratare e interferire con il sonno.
Fai movimento:
Durante il volo, alzati e fai stretching per stimolare la circolazione e ridurre la sensazione di affaticamento.
Usa mascherine e tappi per le orecchie:
Se devi dormire durante il volo, elimina le distrazioni con una mascherina per gli occhi e tappi per le orecchie. Puoi anche considerare un cuscino da viaggio per un maggiore comfort.
Dopo l'arrivo
Esposti alla luce naturale:
La luce solare è il miglior regolatore del ritmo circadiano. Passa del tempo all'aperto per aiutare il tuo corpo ad adattarsi al nuovo ciclo giorno-notte.
Adatta i tuoi pasti:
Inizia subito a mangiare ai normali orari della destinazione per sincronizzare il tuo corpo al nuovo ritmo.
Evita i sonnellini lunghi:
Se ti senti stanco, limita i pisolini a massimo 20-30 minuti per evitare di compromettere il sonno notturno.
Utilizza la melatonina (se necessario):
La melatonina, un integratore naturale che regola il sonno, può essere utile per favorire l'adattamento. Consulta un medico prima di usarla.
Se viaggi spesso, stabilire una routine per affrontare il jet lag è essenziale. Usa app o strumenti che ti aiutano a pianificare l'adattamento, come impostare orari di esposizione alla luce o calcolare quando dormire in base alla destinazione.
La CBT-I (Cognitive Behavioral Therapy for Insomnia) è un trattamento psicologico efficace per migliorare i disturbi del sonno, incluso il jet lag. Attraverso tecniche mirate, la CBT-I aiuta i viaggiatori a ripristinare il loro ritmo circadiano e a ridurre l’impatto del jet lag.
Le strategie principali includono:
La CBT-I si dimostra particolarmente utile per chi viaggia spesso e desidera ridurre al minimo i sintomi del jet lag, promuovendo un sonno più riposante e una migliore qualità della vita.
Bibliografia
Dott.Igor Graziato
Past Vice President
Ordine Psicologi Piemonte
Psicologo del lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
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REB HP Register for Evidence-Based Hypnotherapy & Psychotherapy
AAvPA Member Australian Aviation Psychology Association
APA Member American Psychological Association
ABCT Member Association for Behavioral and Cognitive Therapies
Division 30 Society of Psychological Hypnosis (APA)
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