Paura di volare, acrofobia e intolleranza visiva

Paura di volare, acrofobia e intolleranza visiva

L’acrofobia, meglio nota come paura dell'altezza, è una fobia specifica che colpisce circa il 3-6% della popolazione mondiale, mentre l'intolleranza visiva alle altezze, una forma meno grave, colpisce fino al 28% degli adulti. Questi disturbi, oltre a ridurre la qualità della vita, possono portare a comportamenti evitanti che limitano notevolmente le attività quotidiane. Un caso emblematico è l’aerofobia, la paura di volare, che può essere strettamente legata all'acrofobia. Il semplice pensiero di trovarsi sospesi in aria, a migliaia di metri dal suolo, può generare ansia profonda per chi soffre di queste condizioni.

Paura dell'altezza: come può manifestarsi l'acrofobia?

La paura dell'altezza può manifestarsi in modi diversi, influenzando ciascun individuo in base alla propria sensibilità e reazione alla situazione. Comprendere le differenti tipologie di risposta è essenziale per riconoscere i sintomi e individuare le soluzioni più adatte. Ecco le tre forme principali di risposta all’esposizione alle altezze:

  • Equlibrio: si tratta di una risposta normale in cui l’equilibrio viene temporaneamente compromesso quando la distanza dall’ambiente circostante è difficile da percepire e gestire visivamente.
  • Intolleranza visiva: caratterizzata da una forte ansia e disagio in presenza di stimoli d’altezza, senza tuttavia configurarsi come una fobia specifica-
  • Acrofobia: rappresenta l’estremo dello spettro, dove l’ansia raggiunge livelli tali da determinare attacchi di panico e la necessità di terapia.

Epidemiologia e fattori di rischio

Gli studi epidemiologici evidenziano che il 28% della popolazione adulta ha sperimentato un'intolleranza all'altezza, con una prevalenza leggermente maggiore nelle donne (32%) rispetto agli uomini (25%). Questa condizione si manifesta spesso tra i 10 e i 20 anni e tende a persistere. Tra i fattori di rischio, oltre alla familiarità per disturbi dell’equilibrio, si trovano anche malattie come la malattia di Ménière, il disturbo d’ansia e la sindrome da fatica cronica.

Quali sono i sintomi tipici dell'acrofobia?

I sintomi principali dell'acrofobia includono vertigini, sudorazione, tachicardia e una sensazione generale di instabilità. Le situazioni che più comunemente scatenano la paura sono l'affacciarsi da luoghi elevati come torri, ponti e grattacieli, ma anche il semplice guardare da una finestra può risultare problematico. Alcune persone affette da acrofobia sperimentano sensazioni fisiche come una sorta di paralisi, come se fossero impossibilitate a muoversi o a sollevare i piedi da terra.

Quali sono i meccanismi alla base dell'acrofobia?

Le ricerche indicano che la reazione all'altezza è principalmente determinata dall'ansia di cadere, piuttosto che dalla percezione visiva della distanza dal suolo. In condizioni di elevata ansia, si innesca un meccanismo di irrigidimento muscolare che comporta la contrazione simultanea dei muscoli antigravitari. Questa strategia, se da un lato riduce l'oscillazione del corpo, dall'altro accentua la percezione di squilibrio. Tale effetto si manifesta a partire da un'altezza di 20 metri per quanto riguarda la stabilità posturale, intensificandosi fino a 40 metri in relazione all'ansia,

Quali sono le terapie più efficaci per superare l'acrofobia?

Il trattamento dell'acrofobia e dell'intolleranza visiva alle altezze si basa principalmente sulla terapia comportamentale e cognitivo-comportamentale, nonché sull'utilizzo della realtà virtuale (VRT - Virtual Reality Therapy). Questa tecnica mira a ridurre l'ansia attraverso un'esposizione graduale e controllata alle situazioni temute. Vediamo alcune strategie utili per gestire l'acrofobia:

  • Fissare l'orizzonte: mantenere lo sguardo su punti vicini e stabili aiuta a ottenere un controllo posturale visivo.
  • Sedersi o sdraiarsi: ridurre i sintomi, che si manifestano con maggiore intensità in posizione eretta.
  • Evitare movimenti bruschi: mantenere un passo lento durante la camminata, poiché i sintomi si intensificano con la locomozione a grandi altezze.
  • Concentrarsi su compiti cognitivi: ad esempio, nominare oggetti di una categoria, per ridurre l'ansia e migliorare l'equilibrio durante il movimento.

L'utilizzo della realtà virtuale rappresenta una tecnica innovativa che consente di simulare ambienti ad alta quota, permettendo al paziente di affrontare le proprie paure in un contesto sicuro e controllato. Studi dimostrano che la VRT può contribuire a una significativa riduzione dell'ansia nel corso di sessioni ripetute.

In sintesi

  • La paura dell'altezza è una fobia specifica che colpisce circa il 3-6% della popolazione mondiale. Una forma più lieve, l'intolleranza visiva alle altezze, è presente nel 28% degli adulti.
  • Superare l’acrofobia richiede un percorso di esposizione graduale e tecniche mirate di gestione dell'ansia, con un approccio terapeutico che può essere potenziato dall’uso di tecnologie immersive come la realtà virtuale.
  • Queste soluzioni non solo migliorano la qualità della vita, ma restituiscono la libertà di movimento e l'autonomia ai soggetti affetti.

Bibliografia

Huppert D, Wuehr M, Brandt T. Acrophobia and visual height intolerance: advances in epidemiology and mechanisms. J Neurol. 2020 Dec;267(Suppl 1):231-240. doi: 10.1007/s00415-020-09805-4. Epub 2020 May 22. PMID: 32444982; PMCID: PMC7718183.

Dott.Igor Graziato

Past Vice President Ordine Psicologi Piemonte

Psicologo del lavoro e delle organizzazioni

Specialista in Psicoterapia

Virtual Reality Therapist

REB HP Register for Evidence-Based Hypnotherapy & Psychotherapy
AAvPA Member Australian Aviation Psychology Association

APA Member American Psychological Association

ABCT Member Association for Behavioral and Cognitive Therapies

Division 30 Society of Psychological Hypnosis (APA)

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